Carlo Vighi nasce a Ravenna nel 1951, in gioventù studia musica classica, disegno e pittura. Dopo gli studi superiori lavora per qualche anno come disegnatore progettista. Dirigente a trent'anni, a partire dagli anni ottanta divide il tempo tra marketing e pittura, in seguito consegue la laurea in scienze della comunicazione. La prima esposizione a 14 anni mostra un eccezionale talento naturale che gli consente di diventare un apprezzato ritrattista in Italia e all'estero.
Negli anni, molte sono state le opere esposte anche in palazzi storici, numerose le conferenze, i seminari, i corsi di pittura con la pubblicazione di trattati considerati prezioso patrimonio storico e culturale. L’artista vive e lavora a Volta Mantovana.
Il percorso: euristica ed ermeneutica
Ricerca, esplorazione e sperimentazione creativa caratterizzano il modus operandi di Carlo Vighi, il suo percorso pittorico si radica nella pittura realista, incontra l’espressionismo, si confronta con la metafisica, sfocia nell’astrazione e prosegue oltre creando nuovi linguaggi. Lo stile elegante e preciso per la cura nella definizione dei dettagli e il disegno, strutturato da un complesso chiaroscurale eccellente, rivelano la profondità introspettiva e la permeabilità dell’artista. Così nei ritratti: Carlo Vighi si pone all’ascolto di tutte le manifestazioni del soggetto protagonista, ne condivide emozioni e sentimenti, ne coglie le impercettibili sfumature e le rende espressioni vive nell’opera. Per anni, nel laboratorio di Volta Mantovana, studia il metodo pittorico delle antiche botteghe fiamminghe riscoprendo le caratteristiche tecniche dei dipinti del periodo dominato da Rubens. Una rivoluzione che gli consente di accelerare i procedimenti e di fondere le peculiarità culturali della pittura italiana del Rinascimento con le sorprendenti innovazioni tecniche dei pittori fiamminghi.
In ambito classico Vighi studia le espressioni del processo creativo nella pittura rinascimentale e ripropone la pittura monumentale come mezzo di comunicazione: ecco allora l’impegno dell’artista che si concentra nell’analisi del sociale, nella diffusione culturale e nell’esaltazione di un’arte che non resta solo esteticamente fruibile, ma diviene un linguaggio che agisce nel mondo.